La radice essiccata e tagliata a pezzi della Genziana Maggiore, dal sapore amaro e deciso. Non esiste casa di montagna dove, invitati a sedersi e a bere qualcosa, non ci si ritrovi davanti una bottiglia di amaro o di grappa alla Genziana. E’ uno dei simboli della cultura alpina ma anche liquore tradizionale delle montagne Abruzzesi, dove si aggiungono varie spezie e vino bianco alla ricetta base più semplice. Dalle nostre parti invece molti aggiungono un pezzeto di marzapane nella preparazione del liquore…paese che vai usanza che trovi…
Ha un odore veramente particolare, molto marcato, che a noi piace moltissimo. Deve il suo nome botanico, Gentiana, da Gentius, re dell’Illiria dal 180 al 167 a.c. Secondo Dioscoride fu questo antico sovrano ad utilizzare per primo la radice di questa pianta come medicinale. Ha proprietà digestive, antisettiche e carminative.

PS: non ci stancheremo mai di dirlo…come molte altre specie alpine la raccolta della genziana è VIETATA. Inoltre, è molto facile confonderla con un’altra pianta che è VELENOSA. Quindi, per rispetto dell’ambiente e non solo, non cercate di raccogliere la pianta se la trovate durante una passeggiata in montagna. Compratela, da noi o da chi desiderate, contribuirete così a tutelare un ambiente bellissimo e terribilmente fragile.

LIQUORE ALLA GENZIANA: Far macerare 40 grammi di radice di Genziana in 500 cc di alcol a 95 gradi per un mese, preparare lo sciroppo con 500 gr di zucchero sciolti dolcemente in 600 cc d’acqua. Filtrare l’alcol, unirlo allo sciroppo freddo ed imbottigliare.

VINO DI GENZIANA: Far macerare per almeno un mese 50 gr di radice di Genziana in un litro di vino bianco secco e 200 cc di alcol a 95 gradi. Passato il tempo d’infusione, aggiungere 400 gr di zucchero, agitare bene fino al completo scioglimento dello zucchero, lasciar riposare il composto ancora qualche giorno poi filtrare ed imbottigliare.

grammatura

50g, 100g